Pegatron IPXIP-GS, riportiamola assieme alla luce

Pegatron IPXIP-GS, riportiamola assieme alla luce

Bentornati in laboratorio! Quest’oggi andremo ad analizzare un pc YASHI che ci è stato donato con lo scopo di renderlo utile per i nostri utilizzi quotidiani, andando inoltre ad analizzare la Pegatron IPXIP-GS, una scheda madre la quale non si trova più nulla a riguardo sul web

Indice

  • Introduzione
  • Specifiche originali
  • Upgrades
  • Informazioni sulla scheda madre

Introduzione

Ogni tanto in laboratorio arrivano dei PC destinati alla rottamazione da potenziare e riportare a nuova vita. Questi PC possono dare tanto ancora, perchè basta veramente poco delle volte per cambiare completamente le performance di sistemi con indubbiamente qualche anno sulle spalle, ma che per uso in ufficio o qualche task leggero sono ancora macchine molto valide.

Quest’oggi in laboratorio è arrivato questo mini PC YASHI, di cui online non si trova nulla, e il supporto tecnico del produttore ci ha liquidati dicendoci che il prodotto è EOL (End Of Life) da oltre 14 anni.

(Fatto curioso, la scheda madre è uscita per l’appunto 15 anni fa, quindi ha ricevuto pochissimo supporto, se non nullo, ma ne parleremo poco più avanti)

Come si presenta il mini PC senza la paratia laterale

Incuriositi da questa macchina senza informazioni, iniziamo il nostro lavoro di ricerca con l’ottica di fare degli upgrades

Specifiche originali

Il PC appena arrivato è stato smontato con lo scopo di analizzarlo più a fondo, notando subito una certa compattezza nel design del case e del suo contenuto. Rimuovendo il lettore CD-DVD si nota infatti subito una scheda madre mini ITX Pegatron IPXIP-GS, due slot per moduli RAM DDR3, di cui uno popolato con uno stick da 2GB, uno slot PCI-E e un hard disk meccanico da 500GB.

Degno di nota l’alimentatore spostato sul frontale del pc con una prolunga IEC per collegarlo alla alimentazione. La dotazione di porte I/O è molto buona, con una usb 3.0 (forse una delle prime viste l’età del pc), uscita HDMI, porta RJ45 Gigabit, uscite audio di tutti i tipi, una porta DVI per un eventuale secondo monitor e pure una E-SATA per collegare direttamente HDD esterni.

Cercando online le specifiche della scheda madre non abbiamo trovato nulla, sembra quasi che il Web si sia dimenticato questo modello, pertanto procediamo con l’avvio del pc per andare più a fondo

Dopo aver inserito quindi un altro stick di ram da 2GB abbiamo avviato il computer, alla ricerca di ulteriori informazioni. Dalla schermata del BIOS scopriamo che il processore è un Intel Pentium G6950, un dual core a 2,8GHz su socket 1156, equivalente alla prima generazione degli Intel Core. Non è presente un sistema operativo, e la batteria tampone dell’RTC è con molta probabilità scarica, visto che segna errore nel CheckSum CMOS.

Upgrades

Per riportare a nuova vita questa macchina come primo passo è stato installato un nuovo SSD, sul quale gira Windows 10, grazie a un supporto stampato in 3D per alloggiarlo al posto del vecchio disco meccanico da 3,5″

Oltre al nuovo disco, abbiamo pulito il processore dalla vecchia pasta termica, con della nuova MX4 di Arctic, per mantenere il processore il più fresco possibile, specie considerando le contenute dimensioni del case e lo scarso airflow.

Questa è stata un ottima occasione anche per pulire dalla polvere tutte le ventole, sostituire la batteria tampone CR2032 del BIOS e stringere con le fascette i cablaggi per ottimizzare il flusso dell’aria.

Abbiamo anche sostituito la CPU con un più performante I5-650 che girava ramingo per il laboratorio, sempre un dual core ma che può arrivare a 3,4 GHz in turbo boost e che ha soprattutto la tecnologia hyperthreading. Parlando in benchmark sintetici* questo ha portato a raddoppiare le performance del PC, garantendo una maggiore longevità e portando a far respirare meglio il sistema, non male per un upgrade gratuito.

*NB, in quanto riferiti a un test sintetico (quindi mettendo sotto sforzo la CPU con programmi di simulazione di carico) le differenze reali variano anche pesantemente da programma a programma, con alcuni software che mostrano un guadagno di prestazioni che va oltre il raddoppio, altri invece che non hanno mostrato alcuna miglioria significativa

Tabella riassuntiva di PassMark che confronta le due CPU

Informazioni sulla scheda madre

Passiamo ora alla parte più interessante della build, ovvero la scheda madre, una Pegatron IPXIP-GS, scheda per la quale non si trova più nulla nel web.

La IPXIP-GS è basata sul socket 1156 (Intel Core First Gen) con chipset H55. Non trovando nulla in merito il suo supporto HW relativo alle CPU abbiamo testato diverse configurazioni possibili, arrivando alla soluzione che solo i processori con un TDP di 73W sono realmente supportati da questa scheda madre.
Non sappiamo se sia una questione di BIOS da aggiornare o meno (neanche il produttore lo ha negli archivi, fateci sapere se lo trovate voi), pertanto siamo andati a tentativi con la versione del BIOS 0115

CPUCore/ThreadsFrequenzaFrequenza in TurboPunteggio PassMark
Pentium G69502/22.80 GHz/1238
Pentium G69512/22.80 GHz/1383
Pentium G69602/22.93 GHz/1433
Core I3-5302/42.93 GHz/1500
Core I3-5402/43.06 GHz/1536
Core I3-5502/43.20 GHz/1609
Core I3-5602/43.33 GHz/1662
Core I5-6502/43.20 GHz3.46 GHz2247
Core I5-655K*2/43.20+ GHz3.46+ GHz2017+
Core I5-6602/43.33 GHz3.60 GHz2394
Core I5-6702/43.46 GHz3.73 GHz2533
Core I5-6802/43.60 GHz3.80 GHz2647
Lista delle CPU testate e supportate dalla IPXIP-GS

* Le funzionalità di overclock non sono supportate dalla scheda madre, pertanto le prestazioni si riferiscono alla CPU a settaggi stock, il “+” indica la possibilità di alzare i parametri su altre schede che consentono le funzionalità di modifica della frequenza, FSB e tensioni al core

Andando alla ricerca negli archivi di internet siamo riusciti a trovare anche il manuale di base della scheda madre con il layout di riferimento per connettori e jumper, che vi lasciamo qui in libera consultazione nel caso vi troviate tra le mani questa scheda madre.

Se trovate ulteriore materiale riguardo la serie Pegatron fatecelo sapere nei commenti!

Il momento dei bench è sempre quello che gasa di più!

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